Mimose

Mimose

Una piccola ed eterogenea selezione di tentativi di poesie in italiano, scritte tra il 2008 e il 2020.

2020

Schiena sul muro bianco
che circoscrive la mia stanza verde 
preferita della città
che nonostante sia ottobre
conserva sensazioni di primavera
come quest’aria troppo calda
che avvolge le mie braccia, la guancia,
i polpacci e la pancia
come un abito bianco fuori stagione.

Una nuvola di gabbiani inquieti sul soffitto azzurro
si adagia sulla pellicola d’acqua 
come foglie di faggio appena cadute
dopo una folata di vento che non c’è stata
in un autunno che ancora non accenna a venire
se non dopo le cinque del pomeriggio.

Anche se non dovrei, scelgo di non vedere
perché piuttosto che il presente doloroso degli altri
preferisco cerchi di sole bianchi dentro ogni occhio
e l’odore di erba appena tagliata che non vedo ma tocco
e decido di respirare a pieni polmoni.
D’un tratto l’elicottero sopra di me
silenzia gli uccelli, le voci, le foglie
esprimendo il suo roboante disappunto
mentre osserva ciclicamente l’illegalità dei mie gesti.

Levo così l’abito bianco 
ed indosso il cappotto 
e la mascherina.
Abbandono i fasci di erba divelta,
la pellicola d’acqua,
le foglie morte delle cinque,
i suoni di voci, di vento, 
diventano echi lontani 
mentre mi avvicino alla strada
e ripenso ai momenti di prima 
guardando l’asfalto
di colpo alzo il mento
congelo.

Un’ambulanza aspetta il verde
SPALLANZANI
digrigno i denti e le mani,
uomini e donne con camici bianchi, cuffie, mascherine e guanti,
siedono davanti mentre dietro chissà.
Così l’adesso doloroso degli altri
mi si pianta in petto
e poi scorre via.

Mimose

Non è bastato il viaggio
dagli Stati Uniti all'Europa
per rielaborare l'immensità di cose che ho potuto
realizzare senza aver mai avuto
tempo per poterle realizzare.

A Fiumicino ho aiutato un uomo sulla settantina
a ritirare il suo bagaglio.
Dopo mezzo anno il mio paese mi ha accolta
con parole di stupore:
"Grazie signorina, mi ero scordato di essere tornato in Italia".

Mentre aspettavo fuori dall'aeroporto,
quasi impercettibile l'odore del mare
si mischiava al fruscio del vento,
al fumo delle sigarette,
agli improperi in romanaccio.

Potevano essere le quattro del mattino,
mi sono comunque seduta al tavolo da pranzo
perché una trionfante fetta di lasagna mi aspettava.
Era lì a ricordarmi che il piacere esiste,
e non è un bene di lusso.

Apro la finestra.
La luce del sole è accecante.
Vedo arancione,
mentre gli stessi uccellini di quando ero bambina
cinguettano in lontananza
e le guance, pian piano, iniziano a scoppiettarmi
come piccoli carboni ardenti.

Rientra mio padre a casa:
in mano ha un mazzo di mimose e uno di salvia,
freschissimi.
Immergo la testa in entrambi.

Tanti Auguri

Cos'è la gioia?

Chi possiede il tempo?

Settimane si racchiudono in abbracci,

attimi pesano anni.

Un giorno è una vittoria,

un pensiero vale ore.

Il tempo lo possiede chi ha fantasia

e si annulla nell'entusiasmo.

I tuoi occhi saranno gli stessi fra cent'anni,

solamente che adesso vuoi vedere tutto

mentre un giorno di quel tutto

vedrai solo l'essenza.

Quindi adesso gioisci

perché sei nel bel mezzo della vita.

Il tempo è tuo,

e con quello anche il mio amore.

Matematica

Sono una di quelli che si riducono sempre all'ultimo prima delle scadenze perché l'ansia aumenta la produttività eccetera eccetera che poi alla fine ovunque sbatti la testa ti si chiede di produrre al massimo sempre così in queste circostanze di semi-perpetuo spingersi oltre che per carità spesso e volentieri porta a superare limiti oltre che fisici anche intellettuali un pensiero mi si fissa in testa ed inevitabilmente mi distrae. Dove è finito qualora fosse mai esistito il riconoscimento per il valore aggiunto della noia nel processo creativo? Datemi 2/3 di noia e in 1/3 di produttività costruirò quello che in 3/3 di spingere oltre non realizzerò mai.

Sotto l’equatore l’emisfero austero

Noi del nord della terra,
preoccupati ed occupati a costruirci il futuro,
potessimo tutti gettarci nel mondo
passeggiare al confine delle nazioni,
camminare ai bordi di specchi d’acqua
nella parte capovolta del nostro pianeta.

 Allora sì che ci vedremmo riflessi
senz’essere più uguali a prima.
E l’acqua stessa ci guarderebbe
mostrandoci forse che sotto l’equatore
nella realtà complessa dell’emisfero austero,
avremmo viaggiato trovando noi stessi.

Tatto

Con tatto
fra anime
Muto
nel buio
genera profonde
conoscenze.
Scivola
tra i brividi
E’ scintilla
un istante
prima che avvenga.
E’ l’unico spazio
d’aria
denso
di senso
che separa due lembi
di pelle.
Quando avviene
è sciolto
da filtri
e diventa ardente
desiderio
e lieve
carezza,
e la sintesi
dell’amore
non è che l’abbraccio.

From Within

From Within

Stanze

Stanze